Storia

Nel corso della sua ultracentenaria storia, la Cavese ha svolto la sua attività su diversi campi sportivi prima di poter usufruire dell’attuale impianto di Corso Mazzini.
Sullo stesso slargo, con il terreno di gioco ruotato nel senso ovest-est, si era iniziato a gareggiare già dal 5 dicembre del 1948.
L’impianto, progettato dall’ingegnere Vittorio Casillo, venne ‘inaugurato’ (senza una formale cerimonia) il 12 gennaio 1969 per la partita Cavese-Leonida Gragnano, valida per il campionato di promozione, terminata con il punteggio di parità (0-0).
Una “prima” arrivata ad oltre vent’anni di distanza dall’avvio all’iter dato dal sindaco Gaetano Avigliano e dall’accensione del mutuo da parte dell’Azienda di Soggiorno e Turismo per l’acquisto del terreno necessario per mettere in piedi l’opera tanto attesa da tutti gli sportivi.
Con il progressivo completamento della nuova struttura -all’epoca la seconda più grande in Campania dopo il maestoso “San Paolo” di Napoli e dotata di una pista di atletica leggera sulla quale un giovanissimo Pietro Mennea avrebbe eguagliato nel 1971 il record di Livio Berruti sui 100 metri – la storia sportiva della Cavese subì un netto cambio di rotta.
Dopo tanti campionati di Promozione e di IV Serie,iniziarono gli anni d’oro del calcio metelliano, con la nascita della Cavese S.p.A. e l’entrata in scena del magistrato Alfonso Lamberti, e la progressiva scalata al calcio professionistico, fino al campionato cadetto disputato dal 1981 al 1984.
Senza il nuovo tempio del calcio cittadino, il percorso della Cavese difficilmente avrebbe avuto una traiettoria così alta e nobile.
Il 14 febbraio 1980 il ‘Comunale’ fu il palcoscenico della prestigiosa amichevole fra la Cavese di Corrado Viciani e l’Italia di Enzo Bearzot, reduce dall’ottimo mondiale disputato in Argentina nel 1978, che si preparava ad affrontare da paese organizzatore l’imminente campionato europeo.
Gli Azzurri si imposero 3-0 davanti ad oltre ventimila spettatori.
Lo stadio di Cava de’ Tirreni il 2 aprile 1983, in occasione della gara Cavese-Milan,venne intitolato alla piccola e sfortunata Simonetta Lamberti, rimasta vittima a soli 11 anni di un agguato di camorra.
Otto mesi più tardi (21 dicembre 1983) sul terreno di gioco metelliano si disputò la sfida tra Italia e Cipro valida per il girone di qualificazione del Campionato Europeo di calcio Under 21.
I ragazzi allenati da Azeglio Vicini vinsero 2-0 con i gol di Sergio Battistini e Roberto Mancini, ottenendo così il pass per la manifestazione continentale.
L’U21 italiana ritornò a Cava de’ Tirreni l’8 settembre 1999 per affrontare la Danimarca.
L’incontro valido per la qualificazione ad Euro 2000 si concluse con un’altra vittoria degli “Azzurrini” (3-1).
Il 12 settembre 2012, il “Lamberti” ha ospitato l’amichevole fra le rappresentative U19 dell’Italia del Portogallo e decisa dai gol di Frediani e Rozzi.
Nell’estate del 2019 l’impianto ha ospitato alcuni incontri del torneo di calcio della XXX Universiade estiva.
La Tribuna Stampa dello stadio ‘Simonetta Lamberti’ è stata intitolata al giornalista cavese Gino Palumbo, direttore della Gazzetta dello Sport dal 1976 al 1983.
Il 30 aprile 2006 la Curva Sud dello stadio ‘Simonetta Lamberti’ è stata dedicata alla memoria a Catello Mari, calciatore della Cavese scomparso il 16 aprile precedente in un incidente stradale.
Nel 2008 la Sala Stampa è stata intitolata al giornalista Raffaele Senatore, per anni direttore della locale Azienda di Soggiorno e Turismo.
Il settore Distinti, invece, è stato intitolato ad Eduardo Purgante, storico e carismatico capo-tifoso degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.
Nel luglio 2020 si sono conclusi i lavori di adeguamento dell’impianto di illuminazione per portare lo stadio agli standard LEGA-PRO Serie C. Per rispettare tali valori sono stati utilizzati 96 apparecchi di illuminazione di ultima generazione.